Rimani sempre aggiornto con Yurban Rent
Vuoi sapere come si calcola la cilindrata di un motore? Scopri tutte le formule utili per motori a scoppio, 2 tempi e auto, con esempi pratici e calcoli dettagliati.
Quando si parla di motore, la parola “cilindrata” è tra le prime a saltare fuori. È uno dei parametri fondamentali che descrivono le caratteristiche di un propulsore, perché influenza potenza, consumi, prestazioni e tassazione. Ma cosa rappresenta davvero e, soprattutto, come si calcola la cilindrata di un motore? In questa guida trovi spiegazioni semplici, la formula corretta e un esempio pratico di calcolo.
La cilindrata indica il volume totale di aria e carburante che tutti i cilindri di un motore sono in grado di aspirare e comprimere durante un ciclo completo di funzionamento. Si misura in centimetri cubi (cc) o in litri (L), ed è uno dei dati principali per classificare un veicolo.
Maggiore è la cilindrata, maggiore sarà la quantità di miscela che il motore può bruciare, e quindi più potenza può sviluppare. Tuttavia, aumenta anche il consumo di carburante.
Si distingue tra:
Ad esempio, un motore “1.6” ha una cilindrata complessiva di circa 1.600 cm³.
Il calcolo della cilindrata si basa sulla formula del volume di un cilindro geometrico, moltiplicata per il numero di cilindri del motore. La formula completa è:
Cilindrata = (π × r² × corsa) × numero di cilindri
Dove:
Prendiamo come esempio un motore a 4 cilindri, con alesaggio di 80 mm e corsa di 90 mm.
La cilindrata si calcola allo stesso modo sia per i motori a 2 tempi che per quelli a 4 tempi, ma il funzionamento è diverso. Nei motori a 4 tempi ogni cilindro completa il ciclo in quattro fasi (aspirazione, compressione, scoppio e scarico), mentre nei 2 tempi il ciclo si completa in due sole fasi.
Questo significa che, a parità di cilindrata, un motore a 2 tempi produce più potenza specifica, perché ogni giro dell’albero motore corrisponde a una fase utile di combustione. Tuttavia, consuma di più e ha una durata inferiore rispetto a un motore a 4 tempi.
La cilindrata non è solo una questione tecnica: incide anche su tasse, assicurazione e consumi. In Italia, il bollo auto è calcolato principalmente in base alla potenza fiscale espressa in kilowatt (kW), ma la cilindrata resta un parametro di riferimento per determinare la categoria del veicolo.
Inoltre, una cilindrata più alta comporta solitamente emissioni maggiori e, di conseguenza, un’imposta più elevata. Tuttavia, nelle auto moderne, la cilindrata non è più l’unico indicatore di prestazioni: grazie alla sovralimentazione (turbo) e ai motori ibridi, anche propulsori di piccola cilindrata possono offrire potenze molto elevate e consumi ridotti.
Ecco perché, nella scelta di un’auto, è sempre bene considerare il tipo di alimentazione, la tecnologia del motore e l’uso reale che si farà del veicolo, oltre alla cilindrata dichiarata.
Capire come si calcola la cilindrata di un motore aiuta a leggere meglio le caratteristiche tecniche di un’auto e a comprendere come queste influenzano consumi e prestazioni. La cilindrata rimane uno degli indicatori più immediati della potenza potenziale di un motore, ma nei veicoli moderni va interpretata insieme ad altri parametri come coppia, potenza e tipo di alimentazione. Conoscere questi aspetti è utile sia per chi deve scegliere un’auto nuova o a noleggio, sia per chi vuole semplicemente saperne di più sul cuore meccanico della propria vettura.